Sanificare gli Ambienti di Lavoro: come farlo e quali prodotti usare

Sanificare gli Ambienti di Lavoro è diventato indispensabile, in seguito alla diffusione dell’epidemia da Covid-19. Infatti, ha imposto a tutti i datori di lavoro di adottare una serie di misure volte a garantire la pulizia e la sanificazione di superfici e ambienti interni per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori, degli addetti alla pulizia e di tutte le persone che hanno accesso nei locali di lavoro.

Si tratta di un’igiene profonda che va oltre la pulizia ordinaria e che deve essere effettuata con prodotti mirati e non tossici (riconosciuti dal Ministero della Salute).
 

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Prima di procedere con la sanificazione degli ambienti di lavoro occorre effettuare un’accurata pulizia ed una valutazione sia dei prodotti sia delle procedure da utilizzare. Ogni tecnica, infatti, ha i suoi pro e contro, quindi è bene ponderare bene ed affidarsi esclusivamente a personale esperto.

Tuttavia, mentre la pulizia deve essere giornaliera, la sanificazione deve avere carattere di periodicità nel pieno rispetto del protocollo anti-contagio e secondo quanto stabilito dal datore di lavoro. Il dipendente, invece, può essere tenuto alla pulizia della propria postazione e attrezzatura di lavoro a fine giornata. L’importante è che prima di procedere abbia ricevuto un’adeguata formazione e informazione (in particolare sulla normativa a tutela della salute e sicurezza sul lavoro), i prodotti giusti per la pulizia e idonei dispositivi di protezione individuale (DPI).

Cos’è la Sanificazione?

Allo scopo di contenere la diffusione del virus da Covid-19 negli ambienti di lavoro e nei luoghi frequentati dai dipendenti, dai fornitori e dai clienti sono fondamentali due attività:

  • una pulizia giornaliera;
  • una sanificazione periodica delle superfici e degli ambienti interni.

La trasmissione del Coronavirus, infatti, avviene tramite le goccioline che si producono quando si respira, si parla, si tossisce e si starnutisce. Le goccioline possono depositarsi anche sugli oggetti e sulle superfici per parecchio tempo, per tale ragione è importante eliminare virus e agenti contaminanti con un’accurata attività di sanificazione.

Il D.M. 7, n. 274/1997 definisce le attività di sanificazione come un “complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante l’attività di pulizia e/o di disinfezione e/o di disinfestazione ovvero mediante il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l’umidità e la ventilazione ovvero per quanto riguarda l’illuminazione e il rumore”.

sanificazione ambienti di lavoro

Quindi, la sanificazione comprende una serie di attività (come la rimozione dello sporco, la detersione, la disinfezione e l’aerazione) messe in atto per eliminare batteri e agenti contaminanti e contribuire a mantenere una buona qualità dell’aria negli ambienti.

Perciò, la sanificazione si distingue:

  • dalla pulizia: semplice rimozione di polvere e sporco da oggetti, superfici e ambienti utilizzando acqua e sostanze detergenti;
  • dalla disinfezione: attività che distrugge i microrganismi patogeni su tutte le superfici utilizzando prodotti disinfettanti di natura chimica o tramite l’uso di macchine al vapore. Prima di eseguire la disinfezione si consiglia di provvedere sempre alla pulizia.

Vantaggi della Sanificazione

La sanificazione in un luogo di lavoro produce i seguenti vantaggi:

  • riduce la quantità di batteri e i virus;
  • elimina muffe e funghi, cattivi odori e allergeni;
  • abbatte gli inquinanti chimici e biologici;
  • migliora la qualità dell’aria e dell’attività produttiva.

A chi rivolgersi per Sanificare gli Ambienti di Lavoro?

Se in azienda è necessario procedere con una semplice pulizia o igienizzazione, allora basta rivolgersi ad un’impresa di pulizia. La sanificazione, invece, deve essere effettuata da professionisti seri, competenti ed esperti nel settore in quanto si tratta di un’attività che richiede l’uso di attrezzature e prodotti specifici. Si consiglia di affidarsi solo ad imprese che abbiano conseguito i titoli necessari per effettuare questo tipo di attività e siano dotate del codice Ateco di servizi di disinfezione.

In ogni caso, chi si appresta a sanificare il locale autonomamente, cioè senza rivolgersi a ditte esterne, deve valutare gli eventuali rischi e assicurare che i lavoratori addetti abbiano ricevuto un’adeguata formazione/informazione per quanto riguarda l’impiego sia dei dispositivi di protezione individuale sia dei prodotti specifici.

Cosa fare prima della Sanificazione?

Prima di procedere con la sanificazione è opportuno:

  • pulire superfici, oggetti, ecc. con acqua e detergenti neutri. In questo modo, si riduce la quantità del virus eventualmente presente e quindi il rischio di contagio;
  • disinfettare solo con prodotti ad azione virucida (classificati come PMC o come biocidi) autorizzati dal Ministero della Salute secondo la normativa vigente;
  • garantire sempre un adeguato tasso di ventilazione e ricambio dell’aria.

Prodotti da usare per la Sanificazione

Per una corretta sanificazione è importante utilizzare prodotti adatti, registrati e autorizzati come quelli disinfettanti ad azione virucida (PMC o biocidi) preventivamente valutati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e autorizzati dal Ministero della Salute. Si tratta di prodotti che contengono dei principi in grado distruggere, eliminare e rendere innocuo qualsiasi organismo nocivo. Pertanto, è bene prestare molta attenzione alle etichette riportate sui prodotti (deve esserci la dicitura “igienizzanti per gli ambienti” o “igienizzanti per la cute”) ed ai tempi di contatto da rispettare per ottenere una efficace azione disinfettante.

In sintesi, le regole da rispettare sono le seguenti:

  • leggere sempre le avvertenze riportate in etichetta;
  • non miscelare prodotti diversi tra loro perché si potrebbero generare sostanze molto pericolose per la salute;
  • indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI).

Igiene in Azienda: il nuovo protocollo aggiornato

In data 6 aprile 2021 è stato sottoscritto un nuovo protocollo anti-contagio di aggiornamento delle misure per il contrasto e la diffusione del Coronavirus negli ambienti di lavoro. Tra le varie misure è dedicata particolare attenzione all’attività di pulizia e sanificazione nelle aziende. Più precisamente, il protocollo fissa i seguenti punti:

  • garantire la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago;
  • se all’interno dei locali aziendali è presente una persona affetta da Covid-19 si procede con la pulizia e la sanificazione dell’intera area e alla ventilazione dei locali;
  • a fine turno occorre procedure con la pulizia periodica di tastiere, schermi touch e mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, che nei reparti produttivi;
  • l’azienda può organizzare periodicamente degli interventi di pulizia;
  • nelle aziende in cui si sono registrati casi sospetti di Covid-19 oltre alla pulizia è necessario prevedere, alla riapertura, una sanificazione straordinaria degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni.

Sanificazione: la corretta gestione dei rifiuti

Una volta terminato il trattamento di sanificazione è necessario smaltire correttamente i rifiuti prodotti (come, ad esempio, mascherine, guanti monouso, camici a manica lunga monouso, ecc.) come “rifiuti pericolosi”.

Pertanto occorre adottare una serie di precauzioni e riporre i rifiuti all’interno di appositi imballaggi resistenti recanti la scritta «Rifiuti pericolosi a rischio infettivo» con il simbolo del rischio biologico.

La tenuta del Registro di Sanificazione

Le aziende devono riportare su un registro aggiornato tutti gli interventi di pulizia e sanificazione che effettuano periodicamente, specificando anche la tipologia di prodotti utilizzati.

La Sanificazione Straordinaria

La sanificazione straordinaria è prevista in caso di:

  • aree ad alto rischio endemico;
  • riapertura di attività dopo episodi di Coronavirus;
  • attività che registrano episodi di Coronavirus dopo la riapertura.

Come si effettua la Sanificazione?

La sanificazione degli ambienti di lavoro richiede l’utilizzo di prodotti specifici che contengono:

  • ipoclorito di sodio: contenuto nella comune candeggina o varechina, che si trova in commercio in flaconi diluita al 5 o 10%;
  • etanolo o alcol etilico;
  • perossido di idrogeno: anche conosciuto con il nome di acqua ossigenata.

Le tecniche di sanificazione possono prevedere l’uso degli ultravioletti UVC o dell’ozono. In particolare, l’ozono è un gas naturale dal forte potere disinfettante su batteri, virus, muffe, funghi ed acari. La sanificazione con ozono:

  • è riconosciuta dal Ministero della Sanità come presidio naturale per la sterilizzazione di ambienti;
  • non lascia nessun residuo;
  • non usa disinfettanti e detergenti chimici;
  • ha una durata di 30 minuti ogni 100mq.

Ovviamente, prima di procedure con la sanificazione a base di ozono, l’ambiente viene evacuato in quanto si tratta di un gas naturale che, seppur utilizzato in minime quantità, potrebbe provocare danni alle vie respiratorie.

In ogni caso, qualsiasi procedura di sanificazione ha i suoi vantaggi e svantaggi. Per tale ragione, è necessario ponderare bene la tecnica da utilizzare e affidarsi solamente a professionisti esperti del settore.

La Sanificazione Periodica

Fermo restando l’obbligo nelle aziende in cui si sono registrati casi di Covid-19 di eseguire una sanificazione straordinaria alla riapertura, le successive sanificazioni dovranno svolgersi periodicamente secondo quanto stabilito dal datore di lavoro in relazione alle caratteristiche ed agli utilizzi dei locali, previa consultazione del medico competente e del Responsabile di servizio di prevenzione e protezione, dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territorialmente competenti.

Quindi è il datore di lavoro – nella propria valutazione dei rischi – a decidere ogni quanto tempo procedere con l’attività di sanificazione dei vari locali. Il dipendente può essere chiamato alla pulizia della propria postazione e attrezzatura di lavoro a fine giornata, ma come già detto deve essere prima formato e informato (sulla normativa a tutela della salute e sicurezza sul lavoro) e deve essere dotato di prodotti e dispositivi di protezione individuale idonei.

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