Una domanda spesso posta sui luoghi di lavoro, negli ambienti di logistica, o comunque dove sia necessario movimentare dei carichi: “qual è il peso massimo che posso spostare manualmente per legge, senza incorrere in danni o rischi per la mia salute?”

Non esiste una risposta univoca, ma la risultante di numerosi fattori, che vanno poi a costituire la risposta specifica per una determinata attività all’interno di una determinata azienda.

Peso massimo: il limite

Come prima cosa è possibile certificare per legge alcuni limiti, oltre i quali non è possibile andare. Definendo questi poniamo già un limite massimo, un tetto, alla possibilità di movimentazione manuale dei carichi, indagando successivamente la situazione specifica.

Necessaria una distinzione di genere: secondo l’allegato XXXIII al D.Lgs 81/08 che fa riferimento alla ISO 11228 il limite massimo di pesi occasionali possibili da movimentare è individuato in 25 Kg per i lavoratori, 15 kg per le lavoratrici (e i lavoratori adolescenti maschi, 10 kg per le lavoratrici adolescenti). Il limite appena menzionato è un limite definito in condizioni “ideali”, ovvero quando sia possibile movimentare il carico manualmente senza dover effettuare torsioni del tronco, il carico in oggetto sia posto in posizione stabile e il suo spostamento non comporti un movimento brusco da parte del lavoratore.

Le differenze da tenere in considerazione per il datore di lavoro

Il datore di lavoro è obbligato a tenere in considerazione durante la stesura del DVR (Documento Valutazione dei Rischi) dell’incidenza del rischio da movimentazione manuale dei carichi e, nel farlo, di specificare i limiti a cui possono essere soggetti lavoratori, distinguendoli per età, sesso e specificando valori indicativi in caso di azioni frequenti, occasionali e in presenza di donne in stato interessante. Una corretta Valutazione di questo rischio, in assenza di movimenti eccessivamente ripetitivi, viene svolta attraverso la procedura del calcolo del Lifting Index secondo il Protocollo NIOSH (National Institute of Occupational Safety and Health).

Il legislatore pone anche un limite minimo di peso, considerando trascurabile una movimentazione di un oggetto con peso inferiore ai 3 kg.

Diritti e Doveri

Compito del datore di lavoro è formare e informare adeguatamente i lavoratori, predisponendo l’ambiente lavorativo allo svolgimento ottimale dell’impiego e cercando di prevenire l’insorgenza dei rischi, coadiuvando i dipendenti con appositi macchinari se necessario. Compito del lavoratore, attore protagonista all’interno della salvaguardia della sicurezza sul lavoro, è quello di accertarsi dell’esistenza delle condizioni per svolgere l’attività in sicurezza (ad esempio controllare che il pavimento non presenti deformazioni, eseguendo i movimenti descritti durante la formazione, indossando, se previsto, le adeguate calzature…).

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