Obblighi del Datore di Lavoro: quali sono e quali si possono Delegare

Gli obblighi del datore di lavoro sono quegli adempimenti che è tenuto a svolgere a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Dalla redazione del documento di valutazione dei rischi alla formazione dei lavoratori, dalla nomina degli addetti alle emergenze alla struttura della propria azienda. Lo scopo è quello di prevenire, ridurre o eliminare i rischi presenti nell’ambiente di lavoro e permettere ai dipendenti di lavorare in totale sicurezza.
 

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Chi è il datore di lavoro?

Il datore di lavoro è il soggetto che, esercitando poteri decisionali, è responsabile dell’organizzazione o dell’unità produttiva dell’azienda.

Nell’ambito delle amministrazioni pubbliche, invece, il datore di lavoro è il dirigente dotato di poteri gestionali oppure il funzionario che, pur non ricoprendo un ruolo dirigenziale, ha la facoltà di decidere autonomamente la conduzione dell’apparato che dirige.

Il datore di lavoro si occupa principalmente della:

  • corretta informazione sui pericoli presenti sul luogo di lavoro;
  • formazione relativa alla sicurezza dei lavoratori;
  • sorveglianza e messa in sicurezza degli ambienti di lavoro al fine di prevenire infortuni o malattie professionali dei lavoratori.

obblighi datore lavoro

Quali sono gli obblighi del datore di lavoro?

Il primo soggetto che ha il compito di garantire la sicurezza sul lavoro all’interno di una azienda è il datore di lavoro, il quale ha l’obbligo di:

  • procedere alla messa a norma di impianti, locali ed attrezzature;
  • valutare i rischi presenti in azienda ed elaborare un prospetto per prevenirli, cancellarli o ridurli, tramite la redazione del documento di valutazione dei rischi (DVR);
  • nominare RSPP, ossia il responsabile del servizio prevenzione e protezione;
  • nominare il RLS, ossia rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
  • nominare e formare gli addetti alle emergenze, più precisamente l’addetto antincendio e l’addetto al primo soccorso;
  • organizzare i corsi di formazione obbligatoria per i lavoratori con un programma che comprenda la sicurezza sul lavoro e la valutazione dei rischi specifici;
  • fornire lavoratori i dispositivi di protezione individuale (DPI), cioè guanti, mascherine, caschi, ecc;
  • nominare il medico competente nei casi in cui è prevista la sorveglianza sanitaria;
  • inviare i lavoratori alla visita medica entro le scadenze previste dal programma di sorveglianza sanitaria;
  • inviare la denuncia d’infortunio all’Inail nel caso in cui si verifichi un incidente sul lavoro.

Quali sono gli obblighi che il datore di lavoro può delegare?

All’interno delle aziende medio-grandi può capitare che il datore di lavoro deleghi ad altri soggetti, cioè al dirigente e al preposto, diverse funzioni in materia di salute e sicurezza, purché vigili sempre sul loro operato.

La delega per essere valida deve:

  • risultare da atto scritto avente data certa;
  • attribuire al delegato – in possesso dei requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalle funzioni delegate – tutti i necessari poteri di organizzazione, gestione e controllo, nonché la necessaria autonomia di spesa;
  • essere accettata dal delegato per iscritto.

Tra gli obblighi che possono essere delegati ci sono:

  • la nomina del medico competente ove sia prevista la sorveglianza sanitaria;
  • la designazione dei lavoratori addetti alla gestione delle emergenze (es. primo soccorso, gli obblighi di informazione, formazione e addestramento ecc.);
  • l’obbligo di comunicazione telematica all’INAIL, a fini assicurativi, degli infortuni che comportino un’assenza dal lavoro superiore a 3 giorni, assolto tramite la denuncia di infortunio;
  • in caso di appalto/subappalto, la redazione del documento unico di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI) e la consegna ai lavoratori della tessera di riconoscimento.

Gli obblighi che, invece, non possono essere delegati riguardano:

  • la redazione del DVR per la valutazione dei rischi presenti negli ambienti lavorativi;
  • la nomina del responsabile del servizio prevenzione protezione dai rischi, cioè dell’RSPP.

Le responsabilità del datore di lavoro

Il datore di lavoro è responsabile se il lavoratore subisce:

  • l’infortunio sul lavoro: avvenuto per causa violenta in occasione di lavoro da cui sia derivata la morte o una inabilità permanente al lavoro assoluta o parziale o una inabilità assoluta temporanea;
  • malattia professionale, ovvero quella contratta nell’esercizio e del lavoro.

Inoltre, se si verifica un infortunio o una malattia professionale e si dimostra che l’azienda non è in regola con la sicurezza, il datore di lavoro rischia:

  • una condanna penale per omicidio colposo o per lesioni, a seconda che l’infortunio o la malattia professionali siano mortali o meno;
  • una condanna per risarcimento del danno al dipendente, che sarà pari alla differenza tra il danno complessivamente subito e la quota già indennizzata dall’Inail.

Infine, si precisa che il mancato rispetto dei divieti di delega delle attività poste in capo al datore di lavoro comporta:

  • l’arresto da 3 a 6 mesi oppure l’ammenda da 2.740 euro a 7.014,40 euro nel caso in cui non venisse effettuata la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi o in caso di mancata nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
  • l’ammenda da 1.096 euro a 4.384 euro per incompleta redazione del documento di valutazione dei rischi.

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